dialogo. Ancora una volta nonostante tutto. In mezzo alla crescente febbre geopolitica sul destino dell’Ucraina, Emmanuel Macron non si discosta mai dal suo mantra: dobbiamo parlare con la Russia, resistere, anche quando il dibattito sembra senza speranza.
Dello stesso obiettivo è lo scambio telefonico previsto per venerdì 28 gennaio tra Vladimir Putin e il capo dello Stato: “Continua la conversazione”E il portavoce del governo Gabriel Attal ha attaccato oggi, mercoledì, alla conclusione della riunione di gabinetto. Il presidente francese, preoccupato che la rabbia stia crescendo, sia in Europa che negli Stati Uniti, di fronte alla presunta offensiva dell’esercito russo in avvicinamento in Ucraina, intende entrambe le cose. Per spingere la Russia a chiarire le sue posizioni. In cambio di Kiev, afferma Atal, diventerà un ambasciatore dell’auspicata pacificazione.
Di certo, a meno di tre mesi dalle elezioni in cui Emmanuel Macron dovrà giocarsi per la rielezione, una grave crisi geopolitica potrebbe permettergli di affermarsi. Nel 2008 Nicolas Sarkozy non si è distinto durante la guerra tra Georgia e Russia? La Francia, che oggi detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, ha svolto un ruolo di primo piano nella risoluzione del conflitto. Se la crisi ucraina continua o peggiora, il capo dello Stato vorrà senza dubbio sostenere di avere un ruolo, a diretto contatto con i principali protagonisti del conflitto, Joe Biden e Vladimir Putin. Con la prima difficoltà dall’inizio: per accoglierlo a un tavolo che nessuno ha invitato, il Cremlino chiede un dialogo esclusivo con Washington.
In Francia, dall’estrema destra all’estrema sinistra, molti degli oppositori di Macron stanno mostrando la loro vicinanza o preoccupazione per la pacificazione con il Cremlino. cosa spiegare ” Allo stesso tempo “ Chi è il presidente uscente? Convinto di essere europeista e difensore dell’indipendenza strategica dei Ventisette, non intendeva lasciare molto spazio in Francia ai lealisti filorussi, anche a costo di rubare buona parte del Continente, a favore della massima solidità con Mosca.
operazione magica
Ironia della sorte, i rumori degli stivali al confine con l’Ucraina danno, e vogliono credere al presidente francese, un nuovo significato a una convinzione raggiunta senza compiacimento né tanto successo fino ad ora. appena eletto Emmanuel Macron riceve Vladimir Putin a Versailles. Una mano tesa in una mano e le critiche nell’altra che sono arrivate dopo che le e-mail del team di candidati di En Marche sono state violate! E sui media statali russi si sono diffuse voci sulla sua vita privata.
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