Maggio 3, 2024

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Causa americana contro Google: 4 cose da sapere per capire tutto su questo caso storico

Causa americana contro Google: 4 cose da sapere per capire tutto su questo caso storico

Google si trova davanti ai tribunali americani in un processo storico che potrebbe sollevare dubbi sulla sua posizione dominante sul mercato. L’azienda è accusata di promuovere il suo motore di ricerca pagando miliardi ai produttori di telefoni e browser.

Un processo che passerà alla storia Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e un gruppo di procuratori generali dello stato hanno intentato una causa contro Google per presunta violazione delle leggi antitrust sfruttando la sua posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca per mantenere il suo monopolio.

Il processo contro il famoso motore di ricerca si è aperto il 12 settembre presso la Corte distrettuale della Columbia e dovrebbe durare circa dieci settimane. La decisione del giudice non è prevista prima del 2024.

Di cosa è accusato Google?

Per garantire che il suo motore di ricerca venga utilizzato di default sulla maggior parte dei telefoni e dei browser, Google ha stipulato accordi commerciali multimiliardari con produttori di smartphone (Apple, Samsung) e browser (Mozilla Firefox), che altrimenti sarebbero considerati concorrenza sleale.

Una causa intentata nel 2020 dal governo degli Stati Uniti sostiene che Google ha stretto accordi “esclusivi” con i suoi partner, impedendo ai concorrenti di accedere alle query di ricerca e ai clic. Questi contratti hanno consentito in particolare all’azienda di affermare la propria posizione di leader sul mercato, poiché oggi detiene una quota di mercato stimata del 90% negli Stati Uniti. Secondo il governo, questi accordi hanno ridotto la scelta dei consumatori e ostacolato l’innovazione.

Qual è la difesa di Google?

Il colosso americano respinge con forza queste accuse, sottolineando che i suoi accordi con i browser costituiscono “concorrenza legittima” e non “esclusione illegale”. Secondo Google questi accordi non impediscono la concorrenza né limitano la promozione di altri motori di ricerca da parte di aziende come Apple e Mozilla. Dice che i produttori di telefoni e browser hanno scelto il loro motore di ricerca predefinito per fornire la migliore esperienza possibile agli utenti, sottolineando che questi utenti possono facilmente cambiare motore di ricerca se lo desiderano.

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Cosa dice la legge americana?

Gli accordi esclusivi sono comuni, ma possono essere considerati contrari alla legge antitrust (anticoncorrenziale) quando la costituzione di una società è sufficientemente potente da ostacolare la concorrenza e non può dimostrare che le restrizioni che impone alla concorrenza nel settore siano compensate da un impatto positivo sui consumatori .

In questo caso, spetta al Dipartimento di Giustizia dimostrare che gli accordi di Google danneggiano la concorrenza. Una volta che il governo avrà presentato le sue argomentazioni, durante un processo senza giuria, Google sarà in grado di dimostrare che i suoi accordi sono vantaggiosi per i consumatori.

Cosa succederebbe se Google perdesse questa causa?

Gli Stati Uniti e i loro alleati non cercano di imporre sanzioni finanziarie, ma piuttosto di vietare le presunte pratiche anticoncorrenziali di Google. Ciò potrebbe avere conseguenze economiche significative per l’azienda, inclusa la possibilità di uno scioglimento.

Più in generale, il Ministero vuole impedire a Google di approfittare del suo presunto monopolio per stipulare accordi esclusivi nei nuovi mercati emergenti, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale.

Più in generale, il caso è visto come una delle sfide più significative al potere dei giganti della tecnologia dal caso Microsoft del 1998, quando il Dipartimento di Giustizia fece causa a Microsoft per abuso di posizione dominante nel mercato dei personal computer.