Cena di 500 milioni di anni

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Cena di 500 milioni di anni

Per essere precisi, potrebbe aver mangiato troppo velocemente, nel tentativo di stimolare o “alimentare” la muta del guscio, un fenomeno ciclico che, negli odierni organismi marini con conchiglia esposta, richiede un’enorme quantità di cibo ed energia.

Quest’ultima spiegazione è puramente speculativa: sappiamo ovviamente che i trilobiti avevano una conchiglia, ma il funzionamento del loro sistema digestivo è oggetto di speculazione.

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Nel caso della nuova ricerca, l’esame dell’intestino di un trilobite di 465 milioni di anni ha rivelato un’ampia gamma di frammenti di conchiglia: crostacei, echinodermi (antenati delle stelle marine) e bivalvi (antenati delle cozze). La diversità suggerisce che i trilobiti non fossero molto attenti a ciò che ingerivano. È anche possibile che abbia ingoiato con noncuranza creature vive o morte.

I risultati di questo esame, che è apparso 27 settembre sulla rivista naturaCiò richiedeva raggi X ad alta risoluzione, che hanno permesso di creare una “mappa” tridimensionale dell’intestino, il resto della quale doveva confrontare i frammenti di conchiglia con ciò che i cacciatori di fossili sapevano sulle creature che abitavano i mari in quel momento. tempo.

Questa è quindi la descrizione più dettagliata che abbiamo mai avuto di un “pasto” così antico – infatti, Da qualsiasi pasto di trilobiti. E una rara incursione negli organi interni di una creatura fossilizzata è una rarità, considerando che gli organi e i tessuti “molli” sono molto più difficili da sopravvivere nel tempo.

Immagine: fossile di trilobite, Museo di Scienze Naturali di Houston/Rawpixel/CC0

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