Aprile 29, 2024

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Questo noto browser Web non sarà più disponibile, ma la sua sostituzione è già nota

Questo noto browser Web non sarà più disponibile, ma la sua sostituzione è già nota

Con Opera One, disponibile in prevendita su Windows, Mac e Linux, il publisher norvegese svela il futuro del suo browser web. L’attenzione era rivolta alla personalizzazione, alla gestione automatica delle schede, nonché alla modularità e all’accessibilità per i bot. Il design arioso è ancora un work in progress: Opera promette già di aggiungere nuovi servizi AI in futuro.

Insolita gestione delle schede

Tra le nuove funzionalità, la funzione Isole schede consente di organizzare le schede in gruppi contestuali, facilitando la navigazione tra diverse attività, professionali o personali. Un utente di Internet può raggruppare le schede in base al loro contenuto, ad esempio Tutte le schede con i menu dei ristoranti o Tutte le schede con i documenti di Google Documenti. Questa organizzazione riduce la confusione e migliora la produttività.

Il browser è progettato per creare automaticamente isole di schede in base al contenuto delle tue schede. L’utente può anche raggruppare manualmente le pagine trascinando e rilasciando le schede tra le isole o creando una nuova isola utilizzando il menu contestuale. Oltre a Tab Islands, Opera One include funzionalità relative all’IA generativa per impostazione predefinita: ChatGPT, ChatSonic e la nuova funzionalità AI Prompts sono abilitate per impostazione predefinita.

Cioè, è possibile utilizzare le funzionalità di questi bot direttamente dal browser. Per AI Prompts, questa funzione suggerisce diversi modi di utilizzare i chatbot per trasformare il testo di una pagina, ad esempio in dialoghi da soap opera o per estrarne informazioni per creare domande di test.

Opera One è anche il primo grande browser basato su Chromium a integrare il funzionamento multi-thread, fornendo un’interfaccia utente più veloce e fluida. Con questo nuovo programma, l’editore cerca di adattarsi meglio agli sviluppi tecnologici e alle esigenze degli utenti di Internet.

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Per Opera si tratta di un altro importante passo avanti. La prima versione del browser web risale al 1995, quando fu sviluppata da John Stephenson von Teichner e Geir Ivarsoe per Telenor, una società di telecomunicazioni norvegese. Il programma da allora ha subito molti sviluppi, ed è ancora un po’ all’ombra dei big del settore (Firefox, Explorer, poi Chrome), ma continua ad unire una community di appassionati sempre felici di scoprire nuove funzionalità. Il suo posizionamento come terza parte gli consente di offrire funzionalità native come Tabs Islands, integrazione VPN gratuita o anche una versione dedicata a Web3 e criptovaluta.