Starfield, uno dei videogiochi più attesi dell’anno, farà il suo debutto mondiale mercoledì 6 settembre con tutte le caratteristiche di un blockbuster di Hollywood.
All’origine di questo lancio, Microsoft scommette molto sul successo di questo gioco, disponibile sulla console Xbox Series e su PC.
Gioco di ruolo ambientato nel mondo della fantascienza, creato dallo studio Bethesda, acquisito dal colosso americano nel 2020 nell’ambito di un investimento complessivo di circa 7,5 miliardi di dollari, per aiutarlo a competere con PlayStation della società giapponese Sony.
Microsoft non intende fermarsi qui, poiché è in trattative per l’acquisto di un altro grande studio per 75 miliardi di dollari, Activision Blizzard, che ha nel suo catalogo soprattutto Call of Duty.
L’attesa per Starfield è salita alle stelle, in seguito alle buone recensioni della stampa di settore. Sull’aggregatore Metacritic martedì ha ottenuto un punteggio medio di 88/100.
Riferendosi a film epici di culto come “Star Trek”, “Star Wars” e “Blade Runner”, le recensioni indicano che il gioco ha una dimensione epica, con una storia interessante e un sistema di combattimento di successo.
Queste qualità rendono questi giochi dei veri e propri “film interattivi”, afferma Simon Little, presidente di Video Games Europe, un’organizzazione che riunisce gli sviluppatori europei.
Altri giochi recenti seguono la stessa linea, come “Hogwarts Legacy”, creato dai team di Avalanche Software, di proprietà della Warner Bros., che si immerge nel mondo di Harry Potter, e “Baldur’s Gate 3”, un gioco di ruolo d’azione gioco. Il gioco è stato creato da Larian Studios. Quest’ultimo ha un punteggio di 96/100 su Metacritic nella sua versione PC. La rimasterizzazione uscirà su PlayStation 5 mercoledì, lo stesso giorno di “Starfield”.
In effetti, il videogioco non è mai completamente finito
Oltre ad acquistare separatamente “Starfield” per circa 70 euro, sarà possibile accedervi anche tramite Game Pass, la libreria di giochi online di Microsoft il cui abbonamento parte da 9,99 euro al mese.
Attraverso questo metodo di distribuzione, il gruppo americano spera di beneficiare di entrate ricorrenti incoraggiando i giocatori a rimanere abbonati, grazie agli aggiornamenti o al lancio di nuove produzioni.
“A differenza di un libro o di un film, che è scritto e finito e nient’altro, un videogioco non finisce mai”, spiega Simon Little. “Viene continuamente migliorato, modificato e ampliato, proprio per suscitare la curiosità e l’interesse dei partecipanti a continuare il gioco.”
E così lo studio Bethesda ha già rilasciato molti giochi il cui mondo è stato sviluppato poco a poco, come “Skyrim”, che è ancora molto popolare dodici anni dopo la sua uscita. In molti modi, è stato un punto di riferimento per “Starfield”.
“Se guardi al numero di giocatori che abbiamo in Skyrim, ad esempio il mese scorso, e al numero di milioni di persone che hanno già giocato a questo gioco, ti rendi conto che questo non è un gioco misurato in ore trascorse a guardarlo”, Bethesda Il vicepresidente Peter Heinz lo ha spiegato il mese scorso.
Lo studio spera quindi che “Starfield”, che ha più di 1.000 pianeti da esplorare, offra una significativa longevità, grazie a molteplici aggiornamenti, mentre la sua storia principale richiede già diverse decine di ore per essere completata.
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