Aprile 20, 2024

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Il virus viene spesso trasmesso prima della comparsa dei primi sintomi, secondo uno studio pubblicato dal “British Medical Journal”.

Il virus viene spesso trasmesso prima della comparsa dei primi sintomi, secondo uno studio pubblicato dal “British Medical Journal”.

Uno studio britannico riporta che la trasmissione pre-sintomatica del vaiolo delle scimmie, che causa in modo significativo l’eruzione cutanea, appare “significativa”.

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Uno studio pubblicato mercoledì 2 novembre indica che il virus del vaiolo delle scimmie viene spesso trasmesso prima della comparsa dei primi sintomi Nel Giornale medico britannico (BMJ). Questi risultati devono ancora essere migliorati, ma potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella gestione dell’epidemia in futuro.

Questo lavoro è stato svolto nel Regno Unito, che è uno dei primi paesi in cui si è diffusa l’attuale epidemia. Se questa malattia, che ha contagiato quasi 80.000 pazienti e causato una trentina di morti nel mondo, sembra essere oggi in declino, le autorità sanitarie restano vigili. Pertanto, l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di mantenere il più alto livello di preparazione sanitaria martedì, soprattutto a causa di nuove infezioni in alcuni paesi.

Gli autori dello studio, guidati dall’epidemiologo Thomas Ward, hanno tentato di analizzare rischio di trasmissione di infezioni “silenzioso”, cioè durante il periodo di incubazione, prima che il paziente sviluppi i primi sintomi. Quindi l’hanno verificato Dati di circa 3.000 pazienti nel Regno Unito, per lo più uomini che hanno avuto relazioni omosessuali.

Questa recensione ha permesso di avere un’idea delle due tipologie di ritardi e di confrontarle. Il primo è il periodo di incubazione durante il quale il paziente porta il virus a sua insaputa. Il secondo è il tempo che intercorre dall’insorgenza dei sintomi in un determinato paziente, fino alla loro comparsa nella persona che gli ha trasmesso la malattia. I ricercatori hanno concluso che questo secondo ritardo tende ad essere più breve del primo, indicando la trasmissione della malattia prima che compaiano i primi sintomi.

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I ricercatori britannici stimano che questa trasmissione presintomatica rappresenti più della metà dei casi e possa verificarsi fino a quattro giorni prima della comparsa dei sintomi.

Tuttavia, questi risultati devono ancora essere confermati da altri studi, affermano altri ricercatori in un commento che ho anche pubblicato Bmj. Allo stato attuale, anche con questo lavoro, trasmissione presintomatica “inconfutabile”avvertono.