Maggio 11, 2024

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DOSSIER: Alla ricerca di privacy e sicurezza, sempre più utenti di Internet utilizzano VPN sui propri computer o smartphone per contrastare i blocchi dei siti Web o proteggere la propria connessione

DOSSIER: Alla ricerca di privacy e sicurezza, sempre più utenti di Internet utilizzano VPN sui propri computer o smartphone per contrastare i blocchi dei siti Web o proteggere la propria connessione

Di Valentin Bontemps

Alla ricerca di riservatezza e sicurezza, sempre più utenti Internet utilizzano VPN sui propri computer o smartphone per contrastare il blocco dei siti Web o proteggere la propria connessione, soprattutto quando si lavora da remoto. Come funzionano questi strumenti e chi sono i pesi massimi del settore? Una panoramica del mercato in forte espansione, in occasione del Barcelona Mobile Show (MWC), dove molte aziende di nicchia hanno fatto il viaggio.

Cos’è una VPN?

VPN, o “Virtual Private Network” (“Virtual Private Network”), è uno strumento che consente l’accesso a Internet attraverso un “tunnel crittografato”, che rende anonima la connessione e nasconde la posizione di un utente Internet modificandone l’indirizzo. IP.

Le VPN possono essere utilizzate per contrastare il blocco di determinati siti Web, soprattutto nei paesi in cui la censura è prevalente, o per aggirare le restrizioni geografiche imposte in particolare dalle piattaforme di streaming.

Generalmente vengono utilizzati per migliorare la protezione dei computer dalle minacce informatiche e per i dipendenti che lavorano da remoto per accedere in modo sicuro alla rete interna delle proprie aziende.

Qual è il peso di questo mercato?

Secondo il sito web specializzato DataReportal, il 28% degli utenti Internet di età compresa tra 16 e 64 anni ha utilizzato una VPN nell’ultimo anno. Gli utenti sono particolarmente numerosi in India (42%), Indonesia (40%) e Nigeria (38%). Anche il mercato delle VPN è cresciuto fortemente negli ultimi anni, passando da 25 miliardi di dollari nel 2019 a 45 miliardi di dollari nel 2022, secondo Global Market Insight.

E dovrebbe accelerare ulteriormente, con 350 miliardi attesi nel 2032. “Il settore continuerà sicuramente a crescere”, afferma Franz Kasprick, responsabile della sicurezza e dell’infrastruttura del gruppo di servizi IT Atos, che anticipa le esigenze di un “boom”, soprattutto con l’ascesa del 5G.

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Perché questo entusiasmo?

Il successo delle VPN può essere spiegato in primo luogo dal maggiore utilizzo di servizi basati su cloud, che espongono le aziende a molteplici minacce, e dall’aumento del lavoro da remoto dopo la pandemia di COVID-19. La crescente tendenza alla “mobilità” nel mondo del lavoro ha “aumentato l’interesse” per le VPN nelle aziende che cercano di proteggersi da “frodi” e “intercettazioni di comunicazioni”, spiega Franz Kasprick.

Secondo Simone Migliano, direttore della ricerca del sito specializzato top10vpn, l’attrattività di questi strumenti si spiega anche con l’aumento delle chiusure di siti per finalità di “controllo sociale” negli ultimi mesi nei regimi autoritari. In Iran, la domanda di VPN è aumentata del 3.000% quando è scoppiato il movimento di protesta contro il regime alla fine di settembre, secondo questo esperto. In Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina un anno fa, è stato registrato un picco di download del 2.600%.

Chi sono i pesi massimi del settore?

Sul mercato sono disponibili due principali tipologie di VPN: quella gratuita, il cui modello economico si basa principalmente sulla pubblicità, e quella a pagamento, destinata principalmente ad aziende e amministrazioni. “Il mercato delle VPN gratuite è molto frammentato. Ciò è particolarmente vero per gli smartphone, a causa della minore barriera all’ingresso” in termini di “costo di sviluppo di un’app VPN di base”, spiega Simon Migliano ad AFP.

Per le VPN a pagamento, al contrario, stiamo assistendo a “un aumento del consolidamento, dopo diverse acquisizioni di alto profilo di marchi affermati da parte di grandi aziende”, aggiunge il ricercatore. Due grandi attori dominano questo mercato: Kape Technologies, proprietaria di Zenmate, CyberGhost ed ExpressVPN, e Nord Security, proprietaria di NordVPN, Surfshark e Atlas VPN. Oltre a loro, ci sono molti attori specializzati, come Sectra o Atos, che lavorano specificamente per i ministeri e il settore della difesa – che significa “sicurezza su misura”, secondo David Lipoorini, direttore della sicurezza IoT di Atos.

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Le VPN sono infallibili?

Sebbene siano brave a proteggere la privacy, le VPN non ti consentono di essere “completamente anonimo” perché non proteggono “da tracker, cookie e impronte digitali del browser”, avverte Simon Migliano. Non tutte le VPN sono uguali.

Negli ultimi anni, sul mercato delle VPN gratuite è apparsa una “ondata” di strumenti “inefficaci e gravemente difettosi”, che cercano di “monetizzare” i dati degli “utenti”, insiste questo esperto. L’utilizzo di VPN a pagamento evita questa trappola. Ma anche in questo caso, l’ideale sarebbe combinarli in una “cassetta degli attrezzi più ampia”, che potrebbe includere “software antivirus” e un “gestore di password”, ritiene Simone Migliano.