In questa nuova situazione, i manager modificano l’allocazione dei propri asset. 584172366/xylon – Stock.adobe.com
Gli investitori stanno tornando alle obbligazioni e scommettendo su azioni specifiche e accuratamente selezionate.
Quest’estate i tassi di interesse sono aumentati bruscamente. Negli Stati Uniti il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è salito dal 3,3% circa al 4,3% circa. Dobbiamo tornare indietro di più di 15 anni, al tempo della crisi dei mutui subprime, per trovare tali rendimenti sul debito americano. L’aumento è generale. Il “Bund” tedesco a dieci anni, che è l’indicatore dell’Eurozona, si muove intorno al 2,7%, mentre era negativo all’inizio del 2022, e l’OAT francese con la stessa scadenza serve attualmente più del 3%. E La Banca Centrale Europea ha appena alzato il tasso di interesse di riferimento al 4%.
Questo movimento è tutt’altro che neutrale per i mercati. In questa nuova situazione, i manager modificano l’allocazione dei propri asset. Per molti anni, le azioni hanno beneficiato della generosità delle banche centrali. Il denaro scorreva liberamente e, a causa della mancanza di alternative, gli investitori si riversavano sui mercati azionari. Questo è il famoso effetto “TINA” (“non c’è alternativa”). Ma con l’aumento…

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