Maggio 3, 2024

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L’Italia entrerà a far parte del programma anti-nave e missilistico da crociera franco-britannico FMAN/FMC

L’Italia entrerà a far parte del programma anti-nave e missilistico da crociera franco-britannico FMAN/FMC

Nel 2017, nell’ambito degli accordi di Lancaster House, Francia e Regno Unito hanno firmato un accordo per fornire a MBDA la fase concettuale del progetto Future Anti-Ship Missile / Future Cruise Missile. [FMAN/FMC] Per un importo di 100 milioni di euro.

SCALP mira a sviluppare successori di missili da crociera [ou Storm Shadow] e l’anti-nave Exocet e Harpoon, il progetto farà un nuovo passo nel 2019 con la conclusione di un’importante revisione dell’architettura. [ou « Key Review »]Intrapreso congiuntamente dalla Direzione Generale delle Forze Armate [DGA] e attrezzature di sicurezza e supporto [DE&S]. L’obiettivo è mantenere i concetti più “rilevanti” e “promettenti” per le future munizioni cosiddette “complesse”. Si tratta di notificare rapidamente a MBDA un accordo “de-risking” per avviare la produzione nel 2024.

Ma questo programma non poteva essere rispettato. Oltre alle difficoltà causate dalla crisi del Covid, il Regno Unito era riluttante a impegnarsi nel progetto, con la Royal Navy che doveva sostituire presto i suoi missili anti-nave Harpoon. [ce qui est désormais en cours après le choix, comme solution « intérimaire », du Naval Strike Missile pour ses frégates de type 23 et ses « destroyers » de type 45]. Inoltre, le dispute diplomatiche tra Parigi e Londra, in particolare dopo la vicenda dei sottomarini australiani, hanno messo a dura prova il progetto FMAN/FMC.

“Quindi stiamo pensando a cosa possiamo o non possiamo fare con gli inglesi: ne trarremo tutte le conseguenze con chiarezza”, ha detto Florence Farley, ministro per le forze armate, durante l’audizione parlamentare.

Infine, nel febbraio 2022, DGA e DE&S hanno annunciato che avrebbero presentato a MBDA “i lavori preparatori per il futuro missile anti-nave e il futuro missile da crociera dopo aver firmato la dichiarazione di accordi e contratti statali”. Successivamente, nel luglio dello stesso anno, Safran e Rolls-Royce hanno unito le forze per “sviluppare e finalizzare una nuova soluzione di propulsione per un missile subsonico con capacità stealth” come parte del progetto.

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Il ritardo preso da FMAN/FMC sarà senza dubbio una benedizione sotto mentite spoglie. [en tout cas, l’avenir le dira…]. Infatti, attraverso un comunicato diffuso la sera del 24 giugno, il Ministero delle Forze Armate ha confermato che l’Italia ha firmato una lettera di intenti per aderire a questo progetto franco-britannico.

“Martedì 20 giugno 2023, Regno Unito, Italia e Francia hanno firmato congiuntamente una lettera di intenti relativa al progetto FMAN/FMC, confermando la volontà di estendere la cooperazione franco-britannica a un partner italiano”, ha sottolineato il ministero. “La fase di dialogo che ora si può aprire tra i tre Paesi getterà le basi per lo sviluppo che verrà”, ha poi ricordato, aggiungendo che “l’obiettivo di ciascuno dei tre Paesi è quello di essere profondamente attivo. La capacità di colpire nel 2030”.

Il Ministero delle Forze Armate ha inoltre accolto con soddisfazione che questa partecipazione italiana al progetto FMAN/FMC “consentirà di rafforzare la base industriale e tecnologica della difesa europea attorno all’industriale MBTA, leader europeo nel settore missilistico”. Si noti che il suo rappresentante britannico non ha commentato la questione.

Inoltre, secondo le informazioni della Rivista Italiana Defesa [RID]Missile da crociera navale [MdCN], derivato dallo SCALP/Storm Shadow, è l’opzione di attacco in profondità preferita dalla Marina Militare Italiana. La testata transalpina indicava che Roma e Parigi dovrebbero firmare “nel corso di quest’anno”.