Maggio 3, 2024

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La fine della carta verde si avvicina.  Ecco cosa cambierà!

La fine della carta verde si avvicina. Ecco cosa cambierà!

La carta verde sul parabrezza scomparirà ufficialmente nel 2024. È una decisione presa due anni fa, nel 2021, ma entrerà in vigore solo nel corso del 2024. Questa carta è stata introdotta negli anni ’50 ed è diventata obbligatoria nel 1986, come prova dell’assicurazione automobilistica, ma non è più utile con l’avvento del sistema di monitoraggio dell’assicurazione auto.

Dal 2024, infatti, non sarà più necessaria la presenza della carta verde sul parabrezza di un veicolo per certificarne l’assicurazione. La verifica verrà ora eseguita direttamente dal dossier del veicolo assicurato, che rappresenta un modo più affidabile per individuare i casi di frode.

Dal 1 aprile 2024 la carta verde scomparirà

Dal 1° aprile 2024 il bollino verde sulle auto non sarà più necessario, perché ora esiste un archivio centrale dei veicoli assicurati (FVA) che consentirà di verificare in modo rapido e affidabile se un’auto è effettivamente assicurata. Questa decisione mira a combattere le frodi, perché alcune persone falsificano la propria etichetta. Inoltre, contribuirà a ridurre l’impatto ambientale delle assicurazioni auto.

Si ricorda che dal 2019 le compagnie di assicurazione sono tenute a fornire informazioni per la cartella dei veicoli assicurati. Quest’ultimo contiene diversi dati come la targa dell’auto, il nome dell’assicurato, il numero del contratto assicurativo e la durata della validità dell’assicurazione.

E la Crisis Card, cosa cambia per il 2024?

All’inizio del nuovo anno verrà aumentata l’imposta regionale sulle carte di circolazione. Dal 1° gennaio 2024 le tessere di registrazione costeranno di più e i tassi di aumento variano da regione a regione. Inoltre, il potere di aumentare o meno questa tassa spetta ai consigli regionali: “ I consigli regionali hanno infatti il ​​potere di fissare il prezzo di un cavallo d’imposta come ritengono opportuno, senza che esso superi i 60 euro. “, ricorda la Francia occidentale nel suo aggiornamento sulla questione.

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Va detto che questa imposta è tra le più remunerative in termini di entrate per le regioni, e la sua continua diminuzione negli ultimi anni (passando da 108 milioni di euro nel 2019 a 82 milioni di euro nel 2023) ha influito significativamente sui saldi delle misure di bilancio a livello locale. Livelli.