Aprile 25, 2024

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Il governo è pronto “ad assumersi le sue responsabilità per garantire rifornimenti dai francesi”.

Il governo è pronto “ad assumersi le sue responsabilità per garantire rifornimenti dai francesi”.

BFMTV ha appreso lunedì sera da una fonte governativa che se gli scioperi continuano nelle raffinerie e le carenze aumentano, il ramo esecutivo “si assumerà la responsabilità”.

I dipendenti delle raffinerie Esso-Exxonmobil e Total hanno iniziato la terza settimana di rifornimento e c’è carenza di benzina in molte stazioni di servizio in Francia. La situazione è peggiorata nei suoi ultimi giorni, costringendo Elizabeth Bourne a convocare un incontro con molti dei suoi ministri lunedì sera.

E se gli ostacoli persistono, “il governo si assumerà le sue responsabilità per garantire l’approvvigionamento dei francesi”, ha appreso BFMTV da una fonte governativa.

“Esso ha raggiunto un accordo oggi. Speriamo che questo porti rapidamente a miglioramenti. La CFDT ha chiesto negoziati. Contiamo sulla dirigenza di Total per rispondere a questa richiesta. Gli attaccanti devono alzare l’asticella”, continua la stessa fonte.

Infatti, due sindacati hanno raggiunto un accordo con la direzione di Esso: CFE-CGC e CFDT. Ma non CGT, suggerendo che “lavoratori [sont] Pronto per continuare a muoverti”.

I datori di lavoro vogliono gli ordini di acquisto

Christophe Aubert, rappresentante del sindacato centrale CGT, ha definito “indecisa” la gestione con la direzione di Esso. Quindi lo sciopero è stato prorogato fino a martedì.

Tra i percorsi che si possono avviare: l’acquisizione di raffinerie, soprattutto quelle richieste dai datori di lavoro.

“Se il metodo normale del dialogo sociale non consente una soluzione a questo conflitto” è opportuno, secondo il CPME, “che le autorità pubbliche – in particolare i governatori – si assumano le responsabilità loro affidate adottando misure, comprese le procedure legali, come gli ordini di acquisto, per garantire il normale funzionamento delle raffinerie.

Interrogato sabato su questa ipotesi, il portavoce del governo Olivier Veran ha respinto l’idea dell’acquisizione. Ha dichiarato che “in ogni caso, anche annullando il divieto di uscita di carburante dai centri, i dipendenti in sciopero dovrebbero tornare al lavoro” oppure “si può aggirare la richiesta di congedo per malattia”.