Maggio 4, 2024

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Il capo della squadra Red Bull Christian Horner è stato scagionato da un'indagine interna dall'accusa di comportamento inappropriato

Il capo della squadra Red Bull Christian Horner è stato scagionato da un'indagine interna dall'accusa di comportamento inappropriato

La giuria indipendente incaricata dalla Red Bull ha appena dichiarato non colpevole Christian Horner. Accusato, senza confermarlo ufficialmente, di condotta sessuale indecente e molestie, il boss della squadra austriaca di Formula 1 è stato quindi scagionato da questa indagine interna. Ciò non esclude in alcun modo un possibile ricorso da parte del denunciante, dipendente della Red Bull.

Attraverso un comunicato stampa semplice e conciso, la Red Bull ha diffuso l'informazione nel tardo pomeriggio di mercoledì: “L'indagine indipendente sulle accuse contro il signor Christian Horner è stata ora completata. La Red Bull può confermare che le lamentele sono state respinte. Ovviamente il denunciante può presentare ricorso. La Red Bull ha piena fiducia nella completa accuratezza e imparzialità che hanno governato questa indagine. “

Si aggiunge il comunicato stampa : “Il rapporto dell'indagine è confidenziale e anche le informazioni private ricevute riguardo alle parti coinvolte e ai terzi coinvolti nell'indagine rimarranno confidenziali. Per rispetto dei partecipanti non verranno fatti ulteriori commenti. Red Bull continuerà a impegnarsi per mantenere i più alti standard di relazioni industriali. »

Il caposquadra era in Bahrein per i test invernali (21-23 febbraio) e si è assicurato di indossare abiti civili nel box della Red Bull, evitando le telecamere e mantenendo segreta la questione in pista. Mentre continua a negare le accuse a suo carico. D'altronde indossava la divisa ufficiale mentre affrontava la conferenza stampa organizzata dalla Formula 1, rifiutandosi di commentare l'indagine in corso, accontentandosi di un rapido chiarimento del dossier. Adesso è fatto.

Una soluzione rapida desiderata dai boss della Formula 1 e dai partner della Red Bull. A partire dalla Ford, futura produttrice americana dei motori della scuderia austriaca. In una lettera inviata alla Red Bull, l'amministratore delegato della Ford, Jim Farley, lo ha espresso “La nostra azienda è sempre più frustrata dalla mancanza di chiarezza e risoluzione che circonda il caso Christian Horner. Ci rammarichiamo inoltre della mancanza di trasparenza nelle indagini in corso nei nostri confronti. Noi come partner aspettiamo chiarimenti e il dossier completo per conoscere tutti i dettagli di questa vicenda”.