GUEST RTL – Carburante: vendere in perdita significa “potenzialmente 0,50 euro al litro” in meno, dice Ferran

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GUEST RTL – Carburante: vendere in perdita significa “potenzialmente 0,50 euro al litro” in meno, dice Ferran

Un annuncio senza precedenti quello di Elizabeth Bourne di fronte all’aumento dei prezzi. Il governo consentirà ai distributori di vendere benzina in “perdita” per un “periodo limitato di pochi mesi”, mentre… La legge ha vietato questo principio dall’emanazione di un articolo nella Legge sul Commercio emanata il 2 luglio 1963.

un ospite Grand Jury RTL-Le Figaro-M6Oggi, domenica 17 settembre Olivier Ferrand È tornato a questa misura. “Chi vuole e chi può (…) potrà vendere la benzina a prezzo ridotto. Stiamo parlando Quasi la metà dell’euro è potenzialmente inferiore Il portavoce ufficiale del governo ha spiegato: “È una questione di consumo di carburante per litro”. Il Primo Ministro non ha specificato la data di inizio o la durata di questo processo.

Non stiamo dicendo che il prezzo della benzina scenderà a 1,40 euro in tutte le stazioni per sei mesi. Ci saranno periodi durante i quali i francesi potranno recarsi alle stazioni, fare rifornimento e Mettiti al riparo per qualche giorno o settimana“, ha confermato Olivier Ferrand. Si tratta di un’autorizzazione e non di un obbligo di vendita in perdita.. I distributori non hanno ancora reagito all’annuncio, ma si prevede un calo dei prezzi, soprattutto nelle stazioni di servizio annesse ai supermercati.

Fine del “controllo del carburante”?

Per quanto riguarda il portavoce ufficiale del governo, questa misura si aggiunge alle misure introdotte nel 2023, come: “Controllo carburante” (100 euro per le famiglie a basso reddito). Questo controllo “non esisterà nel 2024”, ma altre misure “continueranno ad esistere, in particolare quella adottata da Total fissando un tetto massimo al litro a 1,99 euro”, “finché i prezzi rimarranno alti”, come ha specificato lo scorso anno la società. 12 settembre.

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Da parte sua, Fabien Rosell ha invitato i francesi a “Invadono distributori di benzina, supermercati e prefetturePer denunciare l’inflazione Di fronte all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, dell’energia e del carburante, il segretario nazionale del Partito comunista francese ha continuato: “Siamo attaccati, ricattati e derubati e non dobbiamo dire nulla”.

Non è né ragionevole, né responsabile, né utile. “L’invasione delle stazioni di servizio non farà scendere i prezzi”, ha risposto Olivier Ferrand.

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