Il divario tra le quantità importate e quelle installate si sta allargando pericolosamente. PF30 / Stock.adobe.com
Informazioni sul Figaro – Nel tentativo di salvare l’industria fotovoltaica del Vecchio Continente, tre ministri scriveranno alla Commissione europea per chiedere la chiusura urgente del mercato alle importazioni cinesi.
La Cina è il produttore mondiale di fotovoltaico e l’Europa ne è il depositario. Il suo stock nel Vecchio Continente, stimato in oltre 200 milioni di pannelli solari, continua a crescere e a destabilizzare il mercato europeo. E per una buona ragione: è il doppio di quanto sarà nel 2022. Con un potenziale energetico equivalente a quello di 20 centrali nucleari, questa riserva “Adesso supereremo gli 80 Gigawatt di energia elettrica“, secondo la società di consulenza norvegese Rystad Energiae altri “Arriverà a quota 100 GW alla fine di dicembre“I numeri possono essere confrontati con i 40 GW di capacità installata nel 2022 e i 60 GW previsti per quest’anno.
Incapaci, in tempi normali, di competere con i prezzi offerti dai concorrenti, i produttori europei di pannelli solari rischiano di essere fagocitati per sempre dalle massicce vendite che sono appena iniziate. Per ricevere ordini futuri, i grossisti cinesi che hanno importato pannelli in Europa stanno abbassando i prezzi per scaricare le loro scorte…

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