Aprile 27, 2024

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L’Italia potrebbe acquistare la divisione cavi sottomarini di Telecom Italia

MILANO (Reuters) – Il Ministero del Tesoro italiano potrebbe assumere il pieno controllo della società di cavi sottomarini Sparkle di Telecom Italia (TIM), nell’ambito di un accordo con il fondo statunitense KKR per formare una joint venture nella rete del gruppo. .

A metà agosto il governo italiano ha firmato un memorandum d’intesa con KKR. Il fondo punta all’acquisizione di Netco, che riunirebbe la rete fissa del gruppo italiano e la controllata Sparkle.

Lunedì Roma ha approvato due decreti che consentono al Tesoro di acquisire una quota compresa tra il 15% e il 20% di Netco. Gli ordini esecutivi visti da Reuters mostrano che il Tesoro ha anche la possibilità di acquisire Sparkle “in un secondo momento”.

Sparkle gestisce oltre 600.000 chilometri di cavi in ​​fibra ottica. L’offerta preliminare di KKR per Netco valuta la filiale 1,2 miliardi di euro, dicono le fonti.

La cessione della rete fissa è una componente chiave del piano di risanamento della TIM, fortemente indebitata, avviato dal suo direttore generale Pietro Labriola.

L’iniziativa del governo aumenta notevolmente le possibilità che un accordo venga concluso, “con un sostegno politico chiaro e pronunciato”, scrivono in una nota gli analisti di Equita.

Alla Borsa di Milano, alle 13:05 GMT, il titolo Telecom Italia avanza dello 0,25%.

KKR ha offerto circa 23 miliardi di euro, tenendo conto della situazione del debito e di molte altre variabili, lasciando al governo la possibilità di mantenere il controllo sugli asset.

La rete TIM è la principale infrastruttura di telecomunicazioni italiana e Roma cerca da anni di investire per migliorarla attraverso il passaggio alla fibra ottica.

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Si attende il giudizio di Vivendi

Autorizza il Tesoro a presentare un’offerta vincolante congiunta con KKR e altri investitori italiani per Netco, che darebbe al governo una quota di minoranza del valore di 2,2 miliardi di euro.

Il conglomerato mediatico Vivendi, che possiede circa il 24% del capitale di TIM, ha bloccato qualsiasi accordo. Il gruppo francese ha finora chiesto una valutazione più elevata per gli asset di rete fissa e ha messo in dubbio la solidità del restante business dei servizi di TIM.

Gli alti funzionari di Vivendi sono in attesa di essere invitati a discutere l’accordo con i massimi collaboratori del primo ministro italiano Giorgia Meloni, anche se non è stato ancora programmato alcun incontro, hanno detto fonti vicine alla questione.

Gli ordini esecutivi conferiscono al Tesoro diritti sulla gestione di Netco, consentendogli di supervisionare decisioni di importanza strategica e di sicurezza nazionale “in caso di cambiamento nella struttura azionaria”.

(A cura di Blandine Hénault, Kate Entringer per la versione francese)