Arrestati a Milano due uomini sospettati di finanziare lo Stato Islamico

I due uomini sono stati arrestati martedì a Milano con l’accusa di “partecipazione, associazione e istigazione a delinquere con finalità terroristiche”. Un vice primo ministro ha chiarito che si tratta di “terroristi dell’Isis”.

La polizia italiana ha annunciato martedì 17 ottobre l’arresto a Milano di due uomini sospettati di finanziare lo Stato Islamico (IS) e di diffondere propaganda jihadista.

La polizia ha affermato che i due uomini, un egiziano e un italiano di origine egiziana, sono sospettati di “partecipazione, connivenza e istigazione a commettere un reato con fini terroristici”. Due uomini sono stati arrestati nelle prime ore del mattino nel capoluogo lombardo del nord Italia.

“Molto serio nella propaganda”

Secondo una dichiarazione del procuratore di Milano Marcello Viola, gli indagati erano “molto attivi nella propaganda online e nel proselitismo per conto dell’Isis”, giurando fedeltà all’organizzazione. Secondo l’agenzia AGI, avrebbero inviato denaro alle vedove dei combattenti dell’Isis e ad un membro dell’Isis.

Il vice primo ministro italiano Antonio Tajani martedì ha accolto con favore l’arresto di “due militanti dell’Isis” e ha difeso una “linea dura contro il terrorismo”.

L’AGI sottolinea che gli arresti non c’entrano nulla con l’attentato di lunedì sera a Bruxelles in cui sono rimasti uccisi due svedesi.

Un portavoce della procura federale ha detto all’AFP che il presunto colpevole è stato gravemente ferito dopo essere stato arrestato dalla polizia nella capitale belga martedì mattina.