Aprile 25, 2024

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Perché il golf è così riservato in Italia?

Perché il golf è così riservato in Italia?

La strepitosa vittoria di Guido Micliozzi agli Open di Francia, per non parlare della vittoria degli Azzurri all’ultimo Campionato Mondiale a Squadre Dilettanti, ha dato nuovo slancio al golf italiano, che nel suo paese d’origine, data la sua lunga storia, è stato avvolto dal segreto.

Di Sebastian Brochu

Soffiò un vento. Questo ha permesso all’italiano Guido Micliozzi Perfettamente A 18 anni il suo talento e vince l’Open di Francia. Un’impresa che è entrata dritta nella storia del torneo, ma non nel suo paese dove la sua pallina bianca non calciava proprio. Un’altezza!

Il golf, uno sport arretrato in Italia

Alla velocità del vento. I paradigmi non ispirano fiducia. Il suo successo e quello meno pubblicizzato Squadra italiana ai Mondiali Dilettanti Potrebbe non esserci domani. In Italia il golf è ancora indietro: pensateci, ci sono più giocatori in venti discipline, tra bocce, pesca sportiva, arrampicata o sollevamento pesi!

Una lunga storia prima dei romani!

Tuttavia, il golf non è uno sport nuovo, è antico… Già nella prima antichità le legioni romane erano impegnate in un passatempo simile. Pagano, che colpisce una palla di piume ricoperta di pelle con una mazza, è considerato dagli storici uno dei (tanti) antenati del golf. Ma quando si parla di gioco moderno, bisogna aspettare fino al 18° secolo per trovarne le tracce.

Gli scritti si riferiscono all’azione che si svolge nel cuore di Roma, a Villa Borghese, Villa Bambili, dove famiglie benestanti interessate al gioco accolsero i loro nobili amici britannici.

Costruito nel 1903, Aquasanta è il campo da golf più antico d’Italia

Alla fine dell’800 troviamo tracce di circa 9 buche (non più di sei fiori), prima a Firenze nel 1889 e poi a Roma. acqua santa Nel 1903, ufficialmente, quest’ultimo è il corso più antico esistente in Italia. Seguirono pochi altri lavori e la prima guerra mondiale segnò una vera battuta d’arresto.

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Molti club privati

A differenza dei suoi vicini, il paese non ha mai conosciuto un boom dei campi da golf, soprattutto vicino alle grandi città che accolgono nuovi golfisti. I club più prestigiosi hanno chiuso da tempo, lasciando poche opportunità ai locali di affinare le proprie abilità, ad eccezione dei ricchi dilettanti.

Prima stella: Ugo Grappasonni

Alcuni nomi “i” non apparivano in cima alle classifiche fino alla metà degli anni ’50. prima stella, Ugo GrappazzoniEx caddy dell’Aquasanta, ebbe un notevole successo nell’inserire il suo nome nella lista dei vincitori dell’Open de France nel 1949. Alfonso Angelini E Alto CaseraI “tre moschettieri” del golf italiano.

Arrivo di Costantino Rocca

Dopo quarant’anni, il golf italiano finalmente accoglie il suo D’Artagnan Costantino Rocca, poi soprannominato… il suo amore Porthos per le sue battute e il buon cibo. Vincitore dell’Open di Francia nel 1993, si è fatto particolarmente parlare nel 1995, raggiungendo il 2° posto al British Open, dopo un inaspettato spareggio ma perdendo contro Giovanni DaliUn putt di 17 metri uscito dal nulla sul 18° del vecchio campo di St Andrews non è stato senza ritorno.

https://www.youtube.com/watch?v=DkhzaKdFEnM

Gli italiani vogliono per la prima volta un golfista – è l’unico dei 125 atleti ad apparire sulla Walk of Fame dello sport italiano – che duri più a lungo, con un altro record di armi, una vittoria contro. Tiger Woods In single, Ryder Cup 1997. Particolarmente disponibile, ha contribuito al relativo sviluppo del suo sport, passando il testimone alle generazioni future, compresi i suoi fratelli. Edoardo E Francesco Molinari.

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L’inutile incoronazione di Francesco Molinari

Tra i fratelli bisogna riconoscere il predominio del più giovane, “Chico”. Autore di un’eccezionale stagione 2018, ha vinto quella inglese Carnoustie Alla fine della stagione, si è classificato 5 ° nel mondo. Il primo italiano a vincere una major non ha però stravolto la situazione d’oltralpe.

La sua personalità è discutibile? La sua partita meno spettacolare? Le altre sue vittorie e la molto pubblicizzata Ryder Cup 2018 con il suo amico Tommy Fleetwood Nulla è cambiato al riguardo… Da notare che dalla sua specializzazione il numero dei golfisti tesserati è aumentato di pochissimo, da 91.168 giocatori nel 2018 a 92.420 nel 2021.

Non abbastanza strutture per il golf

Il vero motivo è che le strutture del golf italiano, una caricatura, assomigliavano al golf francese degli anni ’70 con più di 300 campi da golf, per lo più privati ​​e con tariffe troppo proibitive per gli italiani comuni, soprattutto per i loro abbonamenti preferiti. .

Prossima speranza: Ryder 2023

Eppure c’è speranza. La prossima persona è in vista Ryder Cup 2023 A Roma i club aprono e abbassano i prezzi, mentre la federazione cerca di aumentare le proprie licenze attraverso campagne di comunicazione, ancora considerate molto spaventose.

Praticamente una piccola nazione di golf, l’Italia sta avanzando nelle competizioni grazie a una maggiore presenza di professionisti in tutte le competizioni e vedendo emergere i futuri campioni. Guido Micliozzi Voglio essere il nuovo leader.

Il suo coraggio, la sua bravura e il suo fisico” La mamma sta bene » Tutti questi sono asset aggiuntivi per toccare un po’ di più il cuore degli italiani.

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© Streeter Lecka / Getty Images Nord America / AFP tramite Getty Images