Aprile 19, 2024

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Colpisce il suolo alla velocità di 130 km/h ma vive grazie alle formiche

È una fortuna non proprio una coincidenza. Nel 1999, l’americana Joan Murray si è paracadutata a 4.400 metri, tranne per il fatto che il suo salto si è trasformato in una caduta libera quando il suo paracadute si è rifiutato di aprirsi, dicono i media digitali. Odisseo.

Esperto dopo più di trenta salti, sono riuscito a liberarmi del paracadute difettoso e ad aprire il paracadute di scorta. Un po’ col senno di poi, dato che è a soli 200 metri da terra, una distanza non sufficiente per rallentare la sua corsa. Quindi ha colpito il suolo a una velocità di oltre 130 chilometri all’ora, uno shock che normalmente sarebbe fatale se la caduta non fosse mitigata.

salvataggio del dolore

Ed è esattamente quello che è successo a Joanne Murray che è atterrata su un formicaio. Ma non un formicaio qualunque: quello Solenopsis invictaPiù comunemente conosciute come formiche del fuoco. Questi animaletti hanno poco in comune con le formiche che popolano i nostri giardini e prendono il nome dal prurito provocato dai loro morsi “infuocati”.

Atterrando su un formicaio, Joanne Murray riesce a malapena a sfuggirgli, ma questo è esattamente ciò che l’ha salvata dallo shock della caduta. È stato morso da 200 formiche che hanno versato il loro veleno, considerata una delle cose più esasperanti al mondo National Geographic-, il suo corpo ha reagito alla scarica di adrenalina, permettendo al suo cuore di continuare a battere e al funzionamento dei suoi organi nonostante la sua violenta caduta.

Due settimane in coma

Tuttavia, Joanne Murray non è uscito illeso dalla sua caduta. Il paracadutista è rimasto in coma per due settimane e ha subito circa 20 operazioni ricostruttive e 17 trasfusioni di sangue, secondo quanto riferito. RTL. Sei settimane dopo, è di nuovo in piedi, un vero miracolo.

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La grande paura e le terribili conseguenze non gli hanno impedito di riprovare l’esperienza. Nel 2001, Joanne Murray ha saltato di nuovo, questa volta ha aperto bene e l’atterraggio è andato liscio.