Secondo l’agenzia, l’oro è una fonte di reddito cruciale per lo sforzo bellico russo in Ucraina: è una delle maggiori fonti in valore dopo petrolio e gas, e vale 12,6 miliardi di sterline per l’economia russa nel 2021. L’agenzia rivela che dal 21 luglio ed entro il 2022, l’oro russo verrà sempre più spedito verso paesi che non hanno sanzioni sull’oro russo. “Una volta fuso, rifuso o raffinato, l’origine dell’oro non può essere determinata mediante esame, poiché tutte le caratteristiche distintive vanno perdute.”
Nuove sanzioni
Mercoledì scorso il Ministero degli Esteri britannico ha annunciato l’imposizione di nuove sanzioni a 29 individui ed entità nei settori dell’oro e del petrolio russo. Il ministero ha affermato in una dichiarazione separata che si tratta di “oligarchi russi, aziende e facilitatori di paesi terzi, che alimentano le entrate di guerra della Russia”. Le nuove sanzioni colpiscono specificamente due dei maggiori produttori di oro della Russia, Nord Gold PLC e Highland Gold Mining Limited, nonché una rete con sede negli Emirati Arabi Uniti responsabile del trasferimento di “più di 300 milioni di dollari di proventi dell’oro alla Russia”.
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